domenica 9 luglio 2017

Il mio pensiero in anteprima su....

Un'occasione di seconda mano
di
Heidi Cullinan e Marie Sexton

Edito Triskell Rainbow


Paul Hannon si è trasferito a Tucker Springs per la sua fidanzata, ma lei lo ha lasciato con una casa troppo costosa da mantenere e un ripostiglio pieno di gadget inutili. Tutto ciò che Paul vorrebbe è tornare alla normalità, anche se non sa più bene cosa voglia dire questa parola. Un giorno, vagando per Tucker Springs alla ricerca di un regalo per riconquistare Stacey, incontra El Rozal, proprietario di un banco dei pegni e cinico di prima categoria.
El Rozal non è tipo da relazioni, specialmente con ingenui ragazzi etero che ancora si struggono per la loro ex. Certo, si guadagna da vivere occupandosi di roba scartata da altri, ma la definizione non include gli uomini. Eppure, quando Paul comincia a fare pulizia nella sua vecchia vita, impegnando arnesi da cucina che non ha mai realmente voluto possedere, El si scopre attratto da lui suo malgrado.
I due non hanno niente in comune se non un passato pieno di delusioni. Non c’è ragione di pensare che possano stare insieme, ma secondo la filosofia di El, i rifiuti di un uomo sono il tesoro di un altro. Quando si tratta d’amore, El e Paul impareranno che seconda mano non vuole per forza dire seconda scelta.







***Il mio pensiero***



In uscita il 10 luglio per Triskell Rainbow "Un'occasione di seconda mano" di Heidi Cullinan e Marie Sexton, secondo libro della serie Tucker Springs.
Il primo libro è "Farsi forza" di L. A. Witt.
"Un'occasione di seconda mano" è un libro che si legge piacevolmente ed è una buona lettura estiva, gradevole e divertente.
I protagonisti sono Paul ed Emanuel, detto El, due personaggi agli antipodi sia per aspetto che per carattere.
Conosciamo Paul, quando per riconquistare la sua ragazza si presenta nel negozio di pegni di El per acquistarle un regalo.
Paul fa quasi subito colpo su El, sia per il suo aspetto sia per il suo modo di porsi timido e impacciato.
Come dicevo, è divertente leggere questo libro, perché ci immedesimiamo in Paul, un ragazzo con tanti pensieri che si mescolano portandoti a comprenderlo nel profondo.
Paul ha molta paura di emergere e di farsi così conoscere dal mondo.

«Sai qual è la causa di tutti i mali?» Lo guardai sbattendo le palpebre, cercando di capire a cosa mirasse con quella domanda. «Il denaro?» «No, amico. È la roba. I beni materiali. Le cose. Tutta la merda che si può comprare con i soldi. Di cui diciamo a noi stessi di avere bisogno. Hai la minima idea di quanta gente venga nel mio negozio ogni settimana per lasciarmi qualche gadget in cambio di denaro per l’affitto? Il bello è che tu chiedi: “Ma sapevi di dover pagare l’affitto?” e ovviamente lo sapevano. “Ti sei reso conto che non avresti ricevuto lo stipendio prima del termine?” Sì, sapevano anche quello. “E allora perché hai deciso di buttar via cinquecento dollari per un iPad?” Non hanno una risposta, o se ce l’hanno, è pazzesca. È una novità. È alla moda. È luccicante. È vistoso. Ne ha uno il vicino, o la sorella, o il capo, e le persone non sopportano che altri abbiano cose che non possiedono anche loro. Hanno una gran paura di quel che potrebbero pensare gli altri. Il loro bambino ha addosso un pannolino sporco e loro non si disturbano a fargli indossare un paio di pantaloncini, per non dire calze e giubbotto, eppure sono corsi al negozio di elettronica al momento dell’apertura per comprare la nuova Xbox, e adesso si grattano la testa chiedendosi come mai non riescono a pagare il riscaldamento. Ci sei cascato anche tu, Paul, in questa mentalità. In questa menzogna. Ma non solo tu, e neanche solo Stacey. Quasi ogni americano vivente lo ha fatto. Adesso che hai toccato il fondo, non riesci a tirarti su. Non ti serve a niente punirti, perché è finita. Ma il punto è che ora conosci la strada per uscirne.»

L'alternarsi dei pensieri dei protagonisti, grazie al doppio punto di vista, ci permette di conoscere entrambi e questo dà un bel valore a una storia che sembra quasi acerba.
Emanuel/El è un ragazzo che nasconde dentro di sé tanti problemi legati alla sua famiglia e questo lo ha reso cinico e diffidente nelle relazioni, ma basta uno sguardo a Paul perché il suo mondo, fatto di freddezza e cinismo, si incrini, invitandolo a rivalutare le sue scelte.
Devo dire che leggendo questo libro sono rimasta molto colpita dai pensieri sia di El che di Paul: entrambi vogliono creare qualcosa per se stessi ed entrambi vogliono vivere in tranquillità.  "Un'occasione di seconda mano" è un libro senza scossoni  emotivi, si legge facilmente e fa sorridere. 
I due protagonisti si incontrano ed è grazie alla schiettezza di El che Paul uscirà dal suo guscio. 
Mi sono ritrovata spesso a sorridere in quanto i due sono davvero carinissimi e la loro storia si struttura velocemente. 


Mentre entravano in casa, El pensò all’espressione seria sul volto del suo amante e rifletté che si trovavano in una fase simile alla luna di miele, in quella piccola bolla di felicità che precede il duro ritorno alla realtà. Anche se Paul non esprimeva a voce alta le sue preoccupazioni, la sua incapacità di nascondere le emozioni era pari a quella di cogliere l’interesse altrui. Come avrebbe detto Denver, Anna dai capelli rossi non aveva ancora afferrato neanche in minima parte quanto fosse complesso dichiararsi gay. 

Man mano che il libro va avanti Paul tirerà fuori un lato più vivace di sé, mentre all'inizio del libro mi è sembra molto uno zerbino.
In conclusione, ho trovato "Un'occasione di seconda mano" un libro fluido e scorrevole, merito anche della traduzione davvero impeccabile.
Consiglio il libro come stand-alone ma consiglio anche la serie: ogni volume può essere letto singolarmente senza paura di dover attendere un seguito o di dover incrociare le storie.



***Stelle: 3,5
°°Passione: 2

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