sabato 12 agosto 2017

Il mio pensiero su....



Tempistiche d'amore
di
Adriana Romanò

Edito: Bibliotheka




TRAMA



L'amore è una questione di tempo. È un attimo fuggente che bisogna saper cogliere. È un infinitesimale palpito del cuore che può durare una vita.
Ambra è una trentenne dalla vita apparentemente perfetta: un ragazzo da sogno, il posto fisso e una vita serena. La proposta di matrimonio di Carlo non tarda ad arrivare, ma Ambra tentenna. Sente di dover chiudere i conti con il passato prima di pensare al futuro.
L’arrivo di una e-mail inaspettata le darà l’occasione di farlo, con imprevedibili conseguenze.
Un romanzo in cui il caso, l’azzardo, il tempo e le scelte a cui la vita ci conduce sono i punti cardine di una ronde sentimentale ricca di sfumature e introspezione psicologica.






***Il mio pensiero***

Buongiorno oggi vi parlo di un libro uscito un mese fa, un romanzo breve scritto da Adriana Romanò, edito da Bibliotheka, "Tempistiche d'amore".
Tempistiche d'amore parla della storia di Ambra e Leo, del loro amore ma soprattutto della loro separazione e del loro ricongiungimento.
Ambra ha trent'anni e una relazione sentimentale alla spalle che le provoca ancora strascichi sul cuore: crede di riuscire ad andare avanti con Carlo, il suo attuale fidanzato, ma ai sentimenti non si comanda e il suo cuore è ancora imprigionato per Leo. Anche se Carlo potrebbe essere il marito perfetto, non è quello che il cuore le chiede così con forza.
Così, reduce da una proposta di matrimonio in teoria perfetta perché ricevuta dall'uomo perfetto, decide di partire per una vacanza  prenotata un anno prima, quando ancora stava con Leonardo, per riflettere e capire se accettare sia una scelta davvero così giusta.
Ma quella che doveva essere una vacanza per mettere un punto, forse, definitivo alla storia con Leo e andare avanti con Carlo, risulta soltanto essere uno sguardo al passato:sulla porta della villetta prenotata trova Leo, anche lui con il suo stesso pensiero, ovvero restare lì in vacanza a pensare.


«Chi è il fortunato?» «Ecco…» iniziò lei, imporporandosi ancora di più. Leo le lesse il nome negli occhi. «Fammi indovinare: quello sfigato di Carlo. Il prototipo del ragazzo perfetto che hai sempre sognato. Avrei dovuto immaginare che sarebbe finita così. Non appena mi sono levato di torno l’unico ostacolo tra voi si è tolto.» «D’accordo, sto con Carlo. Lo ammetto. Ho avuto un debole per lui sin dalle elementari e lui per me, come ben sai. Ma che ti importa? Non ti devo alcuna spiegazione in merito alla mia attuale vita sentimentale.» Leo fu temporaneamente ridotto al silenzio. In effetti Ambra era nel giusto: che diritto aveva di fare la morale alla ragazza che aveva lasciato? Eppure c’era qualcosa di distorto, in quel Carlo. Era un tipo troppo perfetto per essere vero e la vita gli aveva da tempo insegnato a diffidare di quel tipo di persone. Ogni volta che lei lo nominava, all’epoca, Leo rabbrividiva. Il solo pensiero di quella sua faccia da intellettuale gli procurava l’orticaria. All’apparenza Ambra era simile a Carlo, ma c’era qualcosa di asimmetrico in lei. Era come se cercasse di essere un quadrato, senza mai riuscirci del tutto. E questo perché fondamentalmente era un cerchio, come lui. Dopo questa riflessione si guardò attorno, ammirando lo splendore generale della villa. Poi le rimise gli occhi addosso. «Che intendi fare, a questo punto? Sono di troppo?» Lei parve ridestarsi dal torpore delle proprie fantasticherie e gli lanciò un’occhiata interdetta. Ovviamente avrebbe dovuto andarsene all’istante. Era una situazione surreale e ogni secondo di permanenza in quella casa la comprometteva irrimediabilmente agli occhi del devoto fidanzato. Doveva senz’altro alzare i tacchi e tornare in città, prima di rischiare un litigio con Carlo. Oh, ma che stava dicendo? Avrebbe dovuto andarsene Leo, non lei. Aveva fatto un lungo viaggio per arrivare e aveva pagato oro quei giorni di relax. Perché dover rinunciare a tutto? «Sarebbe davvero carino da parte tua lasciarmi la villa, data la presente situazione» gli disse, alludendo con il capo all’anello. «Quale situazione? Non sei sposata, solo fidanzata.»


Ritrovarsi dopo un anno riporta nel loro cuore quella passione e quell'amore mai sopito del tutto, riportandoli a rivalutare tutto, ma Ambra ha sempre gli stessi timori, non vuole lasciare l'Italia per seguirlo.
Ma l'amore non accetta limiti e quando ribussa alla porta, ti trascina finché non soccombi ad esso.
"Tempistiche d'amore" e un libro carino che tiene compagnia con un'ora di lettura in maniera piacevole, i protagonisti si fanno strada in maniera dirompente e ho trovato anche abbastanza convincente il personaggio dell'amica, Elena, anche se forse si è calcata un po' troppo la mano nel tratteggiarla, ma anche nel ricreare il passato di Carlo, portandolo a essere il classico ragazzo zerbino che con un po' di vino crolla, soccombendo alla passione. Ho trovato questi unici punti veritieri, sì, ma anche troppo scontati: l'amica che non è amica e il fidanzato non così perfetto.
Tutto sommato è un libro carino che si legge facilmente, grazie anche allo stile ottimo e curato dell'autrice: questo colpisce molto, perché anche in una storia breve, concentrata in pochi giorni, Adriana Romanò riesce a elaborare una trama con un vero potenziale.
Consiglio la lettura...





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