martedì 9 gennaio 2018

Il mio pensiero su...

Alice
di
Elsa Hysteria


TRAMA
Un tragico incidente libera Alice da un peso che non sapeva nemmeno di portare, ovvero quello di una vita e di un amore finti, lasciandola però a fare i conti con il fatto che dovrà imparare tutto da capo: relazionarsi con il prossimo, con il mondo esterno, con la vita e anche con l'amore. Riuscirà a trovare una guida in Shakespeare, suo fedele amico letterario, o scoprirà che solo cadendo e rialzandosi in continuazione si può andare avanti?











***Il mio pensiero***


Buongiorno a tutti!
Oggi voglio parlarvi di un libro che ho letto in questi ultimi mesi e che per vari motivi avevo paura di finire. Sapete, non mi era mai capitato di centellinare un libro pur di non terminarlo, ma mi sono resa conto che può accadere quando ci si imbatte in una storia che risulta magnifica non solo per il suo intreccio ma anche per lo stile della scrittrice. Questo è il primo libro che leggo di Elsa Hysteria, e devo dire che il suo Alice mi è rimasto dentro.
La protagonista di Alice affronta i sensi di colpa, quelli che prova nel non capire cosa significhi amare davvero, e con la morte del suo fidanzato questi sensi di colpa si sono amplificati, creandole una voragine nel cuore.
Quando ho iniziato questa storia non sapevo cosa aspettarmi: una storia d’amore, un viaggio?
Con tante domande ho iniziato il viaggio, perché questo libro è un viaggio, e quando l’ho iniziato sono rimasta colpita già dalla prefazione, che mi aveva colpito al cuore.
Alice è una storia di crescita e di forza, ma soprattutto di voglia di vivere e scoprire ciò che si ha davvero nel profondo; un libro che tratta molti punti importanti come l’amicizia.
Alice è un viaggio che si affronta con le lacrime agli occhi ma anche con un sorriso sulle labbra, è un libro in cui si vive ciò che la protagonista prova con il cuore in tumulto senza volersi staccare, anche se si vorrebbe non finirlo in fretta.

Ero Alice e in qualità di Alice, la me bambina amava sognare che un giorno o l’altro un coniglio bianco sarebbe spuntato da qualche buco nel terreno o dal tronco di un albero, e mi avrebbe costretto a seguirlo in un mondo magico. Quel libro che stava tornando a me era la prova più tangibile di tutte che in fondo ero sempre stata in grado di sognare. E potevo esserlo ancora, anche adesso che ero cresciuta. E anzi, potevo esserlo ancora di più, perché adesso sapevo di non aver bisogno di un coniglio in perenne ritardo per potermi avventurare all’interno della sua tana che si apriva su un mondo pieno di assurdità ma anche di possibilità. Sapevo che il mondo intero era assurdo, che la normalità non esisteva più e che quando si trovava era banale e priva di attrattiva. Avevo rinunciato alla normalità, avevo rinunciato ad atteggiarmi a persona normale, la normalità era la cosa più sopravvalutata e noiosa dell’universo

Il viaggio della protagonista viene accompagnato dai suoi pensieri, che sono un mix di passato e presente, da canzoni e storie di autori importanti, ma anche dai ricordi su Grant, il fidanzato morto in un incidente tre mesi prima, ma anche dalla forza che la protagonista riceve dagli amici importanti, quelli che gravitano intorno a lei e alla sua vita.
In questo libro affrontiamo la forza vera che questa piccola grande donna scopre di avere dopo i numerosi ostacoli ricevuti dalla vita che le hanno, a volte, tarpato le ali, ma viviamo il tutto con lei, perché frase dopo frase diventiamo un tutt’uno con lei.
Alice è un libro magnifico che non si può non leggere per vivere un viaggio maestoso, fatto di tanti sentimenti puri e sinceri, fatto di musica e passaggi di libri magnifici, che vengono trattati con maestria, aiutando la protagonista a ritornare a vivere. Complimenti alla scrittrice per aver saputo creare in questo libro una storia così bella, ma anche così particolare, che si legge con vero piacere.

Nessun commento:

Posta un commento