lunedì 10 aprile 2017

In uscita oggi per... Newton Compton Editori



Il Mio Sbaglio Più Grande
di Penelope Douglas



#Trama




Devil’s Night Series
I sogni son desideri. Ma i miei incubi sono diventati la mia ossessione
Si chiama Michael Crist. È il fratello maggiore del mio ragazzo ed è come quei film dell'orrore che guardi coprendoti gli occhi. È bellissimo, forte, e assolutamente terrificante. È il campione della squadra di basket del suo college e ora è diventato un professionista. Non mi vede neppure. Ma io l'ho notato. L'ho visto, l'ho sentito. Le cose che ha fatto, i misfatti che ha nascosto. Per anni mi sono mangiata le mani, incapace di distogliere lo sguardo. Ora sono all'università ma non ho smesso di osservarlo. È un pessimo soggetto, e non so quanto ancora riuscirò a tenere segrete le cose che gli ho visto fare.
Si chiama Erika Fane, ma tutti la chiamano Rika. È la ragazza di mio fratello ed è sempre in giro per casa nostra, sempre a cena con noi. Abbassa lo sguardo quando entro io, e quando le sono vicino è come pietrificata. Riesco sempre a percepire la sua paura, e anche se non possiedo il suo corpo, so di avere la sua mente. È l'unica cosa che voglio. Almeno finché mio fratello non si arruola, e io trovo Rika da sola al college. Nella mia città. Indifesa. L'occasione è incredibilmente allettante. Perché tre anni fa per colpa sua alcuni miei amici sono finiti in prigione, e ora sono usciti. Abbiamo aspettato. Siamo stati pazienti. E ora tutti i suoi incubi stanno per avverarsi.





#Estratto

Nei suoi occhi riuscivo a leggere la delusione, ma anche la rabbia. Doveva capire che non stavo cercando di sbarazzarmi di lei. La sua età era un problema e complicava tutto quanto.
E la cosa mi spaventava, perché non avevo la più pallida idea di cosa fossimo io e lei.
Però sapevo che eravamo fatti della stessa pasta. Questo voleva dire che mi sarei innamorato di lei, l’avrei sposata, per esserle fedele sempre, per vivere giorni tutti uguali in questa periferia del cazzo?
No. Lei e io eravamo fatti per qualcosa di diverso.
L’avrei fatta incazzare, sarei stato scontroso con lei, sarei stato per lei un incubo tanto quanto un sogno. Ma dopo quasi diciassette anni di attrazione per lei, una cosa la sapevo.
Le avrei sempre girato intorno.
Era una cosa impossibile da fermare. Anche quando eravamo bambini, se lei si muoveva, volevo muovermi anch’io. Se lei usciva da una stanza, io volevo seguirla. Il mio corpo sapeva sempre dov’era.
Ed era lo stesso per lei.”
"Michael"



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