martedì 19 dicembre 2017

Il mio pensiero su...

Impatto
di
John Inman 

Edito: Dreamspinner Press Italia 




TRAMA
A ventisei anni, Gordon Stafford pensa di avere i giorni contati. O almeno spera che lo siano. Prostrato dal senso di colpa e dal rammarico che scaturiscono dal terribile incidente d’auto di due anni prima in cui è rimasto ucciso un uomo, si sveglia ogni mattina con idee suicide. Anche se la legge gli ha assegnato un lavoro perché possa espiare le sue colpe, la redenzione personale è molto più difficile da raggiungere.
Poi Squirt – un semplice senzatetto che ha la sua croce da portare – lo salva da un destino terribile. Nel corso di quella notte, Gordon trova non solo una nuova luce da seguire, e forse persino uno scopo nella vita, ma anche la possibilità di un amore che lo aspetta alla fine del tunnel.
Gordon non avrebbe mai immaginato che sarebbe riuscito in qualche modo a perdonare se stesso, aprendo così il cuore abbastanza da ricevere accettazione e amore… proprio dalla persona a cui ha fatto più male.





***Il mio pensiero***


Buongiorno a tutti!
Oggi vi parlo di un libro uscito il 28 novembre per Dreamspinner press Italia, Impatto di John Inman.
Un libro scritto in maniera magnifica da questo autore che ho imparato ad apprezzare leggendo anche altri due libri pubblicati in passato in Italia.
Impatto è un libro che lascia senza fiato per il dolore che si percepisce pagina dopo pagina; i protagonisti sono Gordon e Squirt, ma un altro protagonista importante è Jeremy.
Questa è la storia di uno sbaglio, di un errore, uno di quelli che potrebbero capitare a chiunque, la storia di una vita spezzata ma anche la storia di vite bloccate da tutto ciò che è successo.
Perché quando si provoca la morte di qualcuno per una tua disattenzione, è anche la tua vita che si spezza in quel momento, ed e ciò che succede a Gordon: mentre sta inviando un sms alla madre provoca un incidente dove muore un ragazzo ed è lì che, spezzando quella vita, anche la sua va in pezzi.
Questo libro è magnifico, perché mette a nudo i sentimenti dei personaggi: conosciamo il dolore che si cela dietro a chi mai e poi mai avrebbe pensato che, mandando un messaggio con il cellulare alla guida, avrebbe pensato di provocare un incidente con la morte di qualcuno, eppure succede... e la vita prosegue poi in un limbo fatto di dolore, sensi di colpa e voglia di riuscire a premere il grilletto di quella pistola chiusa nel cassetto togliendosi la vita, così da non rivedere e risentire ancora e ancora il volto e il grido di chi ormai non c’è più.
Ma Impatto non è solo un libro di rimpianto e dolori ma anche e soprattutto di voglia di vivere e di ritornare in carreggiata con una cicatrice sul cuore sì, ma con la consapevolezza che si è vivi e mandare in malora la propria vita non riporterà quel ragazzo morto in vita.


Riusciva a sentire l’alcol della notte prima che trasudava dai pori sotto il sole cocente. Per quanto fosse caldo lasciò che i capelli gli finissero negli occhi, così non avrebbe dovuto salutare le poche persone che incrociava sul marciapiede. C’era una cosa che aveva imparato da quando aveva voltato la schiena al mondo. Se gliene davi l’opportunità, il mondo era più che disposto a voltare la schiena a te.




La voglia di vivere di Gordon si riaccende quando incontra Squirt, proprio dove fa volontariato al centro di accoglienza. E l’incontro inaspettato con questo ragazzo riaccende la voglia di non lasciarsi più andare di Gordon ma anche il suo senso di protezione.
La vita non è stata facile per Squirt e il nuovo affetto che prova per Gordon riaccenderà in lui dei punti oscuri della sua vita, e quando tutto sarà messo nero su bianco si giungerà a una scelta non facile.
John Inman riesce a creare delle storie pazzesche dove uno non può non immergersi e lasciarsi sopraffare dalla bellezza della tram: anche il libro più duro riesce a farti comprendere come la vita possa essere così fragile ma anche così bella.
Perché come dice Gordon: “C’era una cosa che aveva imparato da quando aveva voltato la schiena al mondo. Se gliene davi l’opportunità, il mondo era più che disposto a voltare la schiena a te.”
Non diamo le spalle al mondo, affrontiamolo e viviamoci la nostra vita fino in fondo.
Consiglio la lettura a tutti!

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